La letteratura per bambini rappresenta una delle forme di narrazione più diffuse nella cultura umana, caratterizzandosi per la sua capacità di trasmettere valori, emozioni e insegnamenti attraverso storie semplici ma ricche di significato. Questi racconti, spesso popolati da creature straordinarie, personaggi magici e situazioni surreali, svolgono un ruolo fondamentale nella formazione psicologica e sociale dei più piccoli. L’intento principale, quindi, è quello di stimolare l’immaginazione e la creatività dei bambini, offrendo loro la possibilità di esplorare mondi alternativi e di confrontarsi con situazioni complesse in modo simbolico e accessibile.
La funzione educativa
C’è quindi una funzione educativa: attraverso le loro trame, i bambini apprendono importanti lezioni sulla moralità, sul valore del coraggio, dell’amicizia e della giustizia, e sul significato di virtù come la generosità e la perseveranza. Tali racconti contribuiscono inoltre allo sviluppo del linguaggio, poiché favoriscono l’ampliamento del vocabolario e la comprensione della struttura narrativa. Infine, esse rappresentano uno strumento efficace per rafforzare il legame affettivo tra genitori e figli, in quanto spesso sono raccontati durante momenti di intimità, come la lettura prima del sonno. Interris.it, in merito a questi temi, ha intervistato la dott.ssa Ilaria Demonti, autrice e illustratrice di diversi libri per bambini, con una vasta esperienza nel campo dell’editoria.

L’intervista
Dottoressa Demonti, da dove prende avvio la sua passione per l’arte e la letteratura da trasmettere ai bambini?
“Ho sempre amato scrivere storie e illustrarle fin da quando ero piccola, giocando con la fantasia. Il mio percorso è iniziato studiando Lettere a Pavia e coltivando uno spiccato interesse per il disegno. A un certo punto, ho scoperto che, mi piaceva molto raccontare ai bambini e, la mia tesi di laurea, era focalizzata sui libri per l’infanzia di Bruno Munari il quale, nel ’45, ha pubblicato, in Italia, i primi libri per bambini. Lui e Gianni Rodari rappresentano i miei modelli assoluti da cui ho preso molto spunto”.
In un mondo sempre più segnato da divisioni e violenze, che valore possono avere l’arte e la letteratura per la crescita armoniosa dell’infanzia?
“Bruno Munari diceva che, un modo per cambiare la società, e quello di mandare dei messaggi ai bambini e alle generazioni di domani. Quindi, lavorare per loro, rappresenta un grande onore e una responsabilità al fine di trasmettere loro una certa sensibilità, un’apertura al mondo e alla bellezza”.

Quali sono i suoi desideri per il futuro su questo versante?
“Confido molto nelle potenzialità delle nuove generazioni. Le incontro spesso quando faccio i laboratori e, noto che, i bambini, sono pieni di risorse e possibilità. Spero quindi che, anche da grandi, possano continuare a coltivare gli aspetti creativi e giocosi della loro personali i quali, rivestono una valenza fondamentale nella vita quotidiana, indipendentemente dal lavoro che andranno a svolgere”.
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